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CONSULENZE PRESSO LE NOSTRE SEDI: nelle sedi Alessandria e di Asti riceviamo dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18

SEGRETERIA NAZIONALE

00153 Roma – Via A. Bargoni, 8 – Tel. 06/58.31.11 – Fax 06/58.817.13
Roma, 9 giugno 2015
Commissione Europea
Direzione Generale Occupazione, Affari sociali e inclusione
B-1049 Bruxelles
BELGIO
Oggetto: denuncia NIF 2010/2014 – precisazioni
La scrivente Segreteria Nazionale della Federazione CISL Scuola, sindacato che organizza il personale della scuola italiana, essendo venuta a conoscenza della risposta da voi formulata rispetto alla denuncia NIF 2010/2014 espressa da un cittadino italiano in merito alla violazione della Direttiva 1999/70 CE, desidera precisare quanto segue.

La CISL SCUOLA, si espone in prima persona per contribuire a garantire, con il proprio supporto e con le informazioni di cui dispone, maggior chiarezza rispetto alla procedura di infrazione già in corso e a sollecitare da parte di codesta Commissione eventuali interventi nei confronti dello Stato italiano utili alla tutela dei diritti ed al rispetto dei principi di cui trattasi.
A tal proposito, riteniamo necessario segnalare che a nostro parere la campagna specifica di assunzioni di cui al DDL “la Buona Scuola” attualmente in esame presso il Senato della Repubblica, non solo non esaurisce compiutamente quanto affermato dalla Corte di Giustizia, ma in realtà non soddisfa affatto le esigenze di assunzione vantate da coloro che sono da troppo tempo in situazione di precarietà nella scuola.

Si precisa al riguardo che l’art. 10 del DDL “la Buona Scuola” prevede un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato, esclusivamente per i soggetti che sono inseriti nelle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e nelle graduatorie ad esaurimento (concorso per titoli riservato agli abilitati).
La norma, così come formulata esclude palesemente tutti i precari abilitati, che pur avendo prestato servizio per più di 36 mesi risultano discriminati ed esclusi dal piano di assunzioni solo perché non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, bensì nelle graduatorie d’istituto (graduatorie utilizzabili solo per i contratti a tempo determinato).
Questi soggetti sono stati assunti con contratti a tempo determinato, nella forma e nella sostanza del tutto identici a quelli stipulati dai docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento: contratti privi di causale che giustifichi la precarietà di un rapporto di lavoro e senza alcuna ragione obbiettiva che ne legittimi la reiterazione per più di 36 mesi.
E’ evidente che questi docenti hanno identico diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
La CISL SCUOLA ritiene, infatti, che per garantire il diritto alla stabilizzazione del lavoro precario non si può escludere dal piano delle assunzioni una parte, forse la più consistente, di coloro che da anni insegnano per l’intero anno scolastico con contratti a tempo determinato.
Abbiamo chiesto da mesi, purtroppo inascoltati, che il piano sia articolato in modo che si possa tenere conto anche delle legittime aspettative di questa fascia molto ampia di lavoratori precari, grazie ai quali è assicurato ogni anno il regolare funzionamento del servizio.
L’attuale normativa, responsabile di aver prodotto l’abuso della reiterazione dei contratti a termine, si può e si deve cambiare e una legge di riforma deve essere lo strumento che garantisce, realmente, tale opportunità.
Nel momento in cui si vara un piano di assunzioni che ha per obiettivo anche quello di porre fine a un modello di reclutamento ritenuto da cambiare, non vi è ragione per non includere in tale piano tutti coloro che, che per diversi anni, con il proprio lavoro hanno permesso alla scuola italiana di funzionare.
La CISL SCUOLA ha formalmente chiesto al Governo che, al fine di stabilizzare il rapporto di lavoro dei precari con 36 mesi di servizio, in applicazione della Direttiva CE 70/99, il piano straordinario sia integrato prevedendo anche la loro assunzione per ciascun ordine e grado di scuola e per ciascuna classe di concorso.
Purtroppo, questa è la richiesta della CISL SCUOLA, sostenuta con forza e convinzione nei confronti del Governo, ma che ad oggi, considerato il testo del DDL in discussione al Senato, ancora non ha avuto compiutamente riscontro negli emendamenti apportati al disegno di legge governativo.
Per questi motivi, la CISL SCUOLA, certa dell’importanza del sistema PILOT quale prezioso strumento per la Commissione per comunicare con gli Stati membri su tematiche che pongono questioni riguardanti la corretta applicazione del diritto dell’UE o la conformità della legislazione nazionale al diritto dell’UE, prospetta formalmente con questa nota i propri seri dubbi sul fatto che la nuova disciplina del reclutamento del personale docente risulti adeguata rispetto ai principi affermati dalla Corte di Giustizia ed alle normative europea rispetto alla reiterazione dei contratti a termine.
La CISL SCUOLA per queste ragioni auspica un intervento di codesta Commissione rispetto alle autorità italiane al fine di cercare un reale rimedio a tali infrazioni che purtroppo ad oggi risultano ancora prive di alcuna soluzione.

FRANCESCO SCRIMA - SEGRETARIO NAZIONALE CISL SCUOLA


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